L’otite è un’infiammazione acuta dell’orecchio, che può interessare sia la parte esterna (timpano e condotto uditivo) sia l’orecchio medio che l’orecchio interno. Ciò che accomuna i tre differenti tipi di otite è senza dubbio la sensazione di forte dolore all’orecchio, chiamata otalgia.

Le cause dell’otite possono essere imputate sia all’azione dei virus che a quella dei batteri. Particolarmente diffusa è l’otite batterica che colpisce i nuotatori, chiamata appunto orecchio del nuotatore. Il cloro presente nell’acqua della piscina tende a macerare la cute delle orecchie, delicata e poco spessa, creando un terreno adatto alla proliferazione dei batteri. Ecco perché è sempre raccomandato indossare i tappi per le orecchie.

Riconoscere la causa dell’otite è fondamentale per applicare la giusta terapia: anche se i sintomi sono gli stessi, la cura è diversa.

Sintomi dell’otite

Come abbiamo detto, il sintomo più comune dell’otite è l’otalgia. In genere si presenta come un mal d’orecchio leggero, che si acuisce solo quando viene toccato oppure quando si ingoia e si mastica; nei casi più gravi invece, il dolore è auto e persistente.

Fra gli altri sintomi abbiamo anche una temporanea sensazione di orecchio ovattato, comparsa di acufene e calo dell’udito. Ciò avviene perché l’infiammazione provoca l’ingrossamento delle membrane dell’apparato uditivo. Da un lato, queste “premono” sulle pareti dell’orecchio, causando dolore e sensazione di orecchio ovattato, dall’altro viene ridotto il passaggio delle onde sonore e quindi si verifica il calo dell’udito.

Infine, se l’otite colpisce l’orecchio interno, possono verificarsi anche giramenti di testa e vertigini, perché viene interessato dall’infiammazione anche l’organo sede del senso dell’equilibrio.

Otite: le cure più diffuse

Se l’otite è stata causata dall’azione dei batteri bisognerà intervenire con degli antibiotici, se invece è stata causata da virus bisognerà iniziare una profilassi antivirale. Altri farmaci utili per combattere i sintomi, ma non la patologia, sono antinfiammatori e analgesici. I primi hanno lo scopo di ridurre l’infiammazione e quindi la sensazione di orecchio tappato e calo dell’udito, mentre i secondi intervengono sul dolore.

Spesso questi sintomi secondari perdurano anche dopo che l’infezione è stata debellata: è importante seguire alla lettera le istruzioni del vostro medico sulla terapia prescritta. Tuttavia, se siete stati colpiti da un’otite, vi consigliamo sempre di effettuare un controllo dell’udito per accertarsi che non ci siano state complicazioni per il vostro apparato uditivo.

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