L’ischemia all’orecchio, chiamata anche infarto all’orecchio, è un blocco dell’apporto di ossigeno all’apparato uditivo, ed è una delle cause principali della sordità improvvisa.

Con la parola ischemia in medicina si intende una riduzione del flusso di sangue ad un organo o anche ad un tessuto. Il sangue ha il compito di irrorare i tessuti, rifornendoli di ossigeno e di sostanze nutritive. Quando i tessuti non ricevono sufficienti quantità di ossigeno muoiono: si verifica cioè una necrosi.

Anche l’orecchio è ricco di vasi sanguigni: quando questi non sono più irrorati correttamente, si verifica appunto l’ischemia all’orecchio. Il più importante vaso sanguigno è l’arteria cocleare, che porta sangue e ossigeno a tutta la coclea. È l’unico vaso nella parte terminale dell’apparato uditivo, che quindi dipende totalmente da esso. Se i tessuti della coclea muoiono o si danneggiano gravemente, risulta impossibile captare e trasmettere i suoni: ecco perché di verifica l’ipoacusia.

Ma quali sono le cause dell’ischemia all’orecchio? Gli studi di settore hanno individuato alcune cause specifiche. Al primo posto c’è l’obesità. La condizione di sovrappeso infatti influisce in modo negativo sulla circolazione sanguigna: la pressione aumenta in modo considerevole, con il rischio di provocare un’embolia o una trombosi. Anche ipertensione, diabete e fumo sono responsabili dell’ischemia o infarto all’orecchio.

È possibile prevenire l’ischemia all’orecchio?

I sintomi dell’ischemia all’orecchio, oltre alla perdita dell’udito (che può essere parziale o totale), sono la comparsa di acufeni e vertigini. Tuttavia, non è possibile stabilire che si tratti di infarto all’orecchio senza un’adeguata visita. L’otoscopia infatti non rileva nessun difetto, ed è necessaria una risonanza magnetica con mezzo di contrasto del cervello. Il tutto, accompagnato da esami in laboratorio.

Se si interviene in rapidamente, e se il danno non è troppo grave, è possibile recuperare del tutto la capacità uditiva con un’adeguata terapia. È dimostrato infatti che il 70% dei pazienti che hanno subito un’ischemia all’orecchio e hanno cominciato subito la terapia è stato possibile un recupero completo dell’udito.

Ma è possibile prevenire questo tipo di infarto? Come abbiamo detto, i soggetti più a rischio sono persone in sovrappeso e fumatori. Adottare uno stile di vita sano è il primo passo per allontanare il rischio di questa e anche altre patologie molto gravi, non solo a livello uditivo. Smettere di fumare, mangiare sano e fare un po’ di attività fisica sono una ricetta di benessere valida a qualunque età. Il secondo passo per ridurre il rischio di ischemia all’orecchio è la prevenzione. Si consiglia infatti di fare un controllo dell’udito almeno una volta all’anno, a qualunque età.

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