Il calo uditivo è un fenomeno complesso, che coinvolge ogni aspetto della vita. Infatti le persone con ipoacusia sviluppano nel tempo altri tipi di problematiche come insonnia, ansia sociale, depressione e Alzheimer. Non sentire bene può essere una condizione fortemente debilitante per la mente e per la socialità, ecco perché è importantissimo prendersi cura di un familiare con problemi di udito.
Come accorgersi se un familiare ha problemi di udito
Molte persone che si accorgono di avere difficoltà nel sentire bene tendono, soprattutto nella fase inziale, ad ignorare il problema. Ritengono che si tratti di una cosa temporanea e passeggera, oppure di una condizione da trascurare, dato che riescono ugualmente a partecipare alle conversazioni aiutandosi con la lettura del labiale. Tuttavia, l’ipoacusia è una patologia progressiva, che peggiora se non viene trattata.
Inoltre, anche chi prende consapevolezza del problema, spesso sceglie di non affrontarlo e decide di non farne parola con nessuno, nemmeno con i familiari. Questo accade perché è si è ancora legati alla vecchia concezione che il calo uditivo riguarda soltanto le persone anziane e che, di conseguenza, se non ci sento sono vecchio.
Come possono quindi i familiari accorgersi che un loro caro ha problemi di udito? Ci sono alcuni segnali e alcune azioni che funzionano da veri e propri campanelli d’allarme. Il più comune è la tendenza a chiedere di ripetere ciò che è stato appena detto, ma anche alzare l’audio della tv ad un volume che per gli altri è considerato eccessivo.
Altri campanelli d’allarme sono la difficoltà ad accorgersi di suoni acuti come sveglie o citofoni, la difficoltà nelle conversazioni telefoniche, dove non è possibile aiutarsi con la lettura del labiale, e la tendenza ad isolarsi per vitare che gli altri si accorgano del problema.
Se ci si accorge di uno di questi campanelli d’allarme e che quindi un familiare ha problemi di udito è importante intervenire con tatto e delicatezza e aiutarlo ad affrontare il problema.
Aiutare un familiare con problemi di udito: cosa fare
Per aiutare un familiare con problemi di udito è necessario innanzitutto essere pazienti e comprensivi: se il vostro caro non vi ha parlato del suo problema, è perché ancora non ha imparato ad accettarlo. Sarà vostra premura fargli capire che l’ipoacusia non è uno stigma sociale e che sentire poco non significa affatto “essere vecchi”. Il calo dell’udito è infatti un fenomeno fisiologico, che colpisce più di 7 milioni di italiani, e comincia già a partire dai 50 anni. Non è una patologia da trascurare, certo, ma con il giusto percorso di riabilitazione uditiva è possibile tornare a sentire di nuovo bene.
Può anche capitare che un vostro caro sia ben consapevole del problema, ma non voglia affrontarlo perché teme di dover indossare vistosi apparecchi acustici che riveleranno a tutti il suo problema. Anche in questo caso sarà necessario il vostro paziente intervento. Gli apparecchi acustici moderni sono piccolissimi e discreti, praticamente invisibili una volta indossati: basta una semplice ricerca online per verificare che sono grandi poco più di una moneta da 20 centesimi. Inoltre, il nostro centro acustici offre la possibilità di effettuare una prova gratuita di un modello scelto appositamente in base alle esigenze uditive del vostro caro.
Quello che dovete fare è accompagnare il vostro familiare con problemi di udito presso il nostro centro acustico per effettuare un controllo dell’udito e verificare il grado di perdita uditiva. E, perché no, effettuare anche voi un controllo preventivo.