Un recente studio pubblicato quest’anno su Preventive Medicine ha evidenziato che le persone di mezza età (over 50) con perdita dell’udito hanno dedicato meno tempo all’attività fisica rispetto ai loro coetanei senza problemi di udito.

Lo studio

Lo studio è stato condotto da Maria V. Goodwin della School of Sport, Exercise and Health Sciences, (Loughborough University, UK) e dal suo team su circa 11.000 soggetti inseriti nell’English Longitudinal Study of Aging. I soggetti, che all’epoca della valutazione di base (1998-2000) avevano più di 50 anni, sono stati seguito 2 volte all’anno per 20 anni e sono stati distinti in due gruppi: quelli con perdita uditiva e quelli senza perdita uditiva.

Inizialmente, i risultati hanno mostrato che l’attività fisica di base non era associata alla perdita dell’udito durante il follow-up; tuttavia, l’onda di valutazione mediante le interazioni con la perdita dell’udito ha mostrato che l’attività fisica è diminuita più rapidamente nel tempo nei soggetti con perdita dell’udito, rispetto a quelli senza.

Analisi esplorative stratificate per età hanno suggerito che questo declino potrebbe essere più forte nella mezza età rispetto all’età avanzata, sebbene il campione di età più avanzata sia più piccolo e quindi abbia meno potere statistico

Il calo dell’attività fisica prima dell’insorgenza della perdita dell’udito può essere dovuto al graduale sviluppo della perdita dell’udito legata all’età (presbiacusia), poiché potrebbe volerci del tempo prima che le persone riconoscano di avere una perdita dell’udito. Collettivamente, queste analisi longitudinali supportano il nutrito gruppo di prove trasversali secondo cui gli anziani con perdita dell’udito svolgono meno attività fisica rispetto a quelli con udito tipico.

L’importanza dell’attività fisica per la salute

È stato proposto che l’inattività fisica possa aumentare il rischio di perdita dell’udito allo stesso modo in cui potrebbero farlo le malattie non trasmissibili, attraverso un aumento dello stress ossidativo, un’infiammazione cronica e una riduzione del flusso sanguigno alla coclcaea. Infatti, è noto che l’attività fisica può ridurre il rischio di sviluppare condizioni di salute cronica e, più in generale, migliorare la salute dell’interno organismo. Negli anziani, aiuta a prevenire malattie della terza età come l’osteoporosi e il diabete, migliora l’ossigenazione dei tessuti, l’attività cardiocircolatoria e riduce lo stress.

Tuttavia, la ricerca ha evidenziato anche la possibilità di una causalità inversa, per cui la perdita dell’udito può portare a una minore attività fisica.  In ogni caso, gli appuntamenti di controllo dell’udito e le visite audiologiche potrebbero essere un momento opportuno per fornire ulteriori informazioni o indicazioni per promuovere la partecipazione all’attività fisica nella popolazione di terza età.

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